Siamo tornati! Ti invitiamo alla festa di San Giovanni il 23 giugno. Finalmente in compagnia della tradizione.. come piace a noi!

Il Lavoro dei Contadini, dopo un’ assenza prolungata dovuta alla chiusura totale a seguito della pandemia del Coronavirus, che di fatto ha bloccato tutti gli eventi programmati dai Lom a Merz in poi, per martedì 23 giugno, vigilia di San Giovanni, ha pensato di proporre presso alcuni agriturismi soci, una cena con i prodotti della stagione.

Il tutto sarà gestito nel pieno rispetto delle norme del distanziamento sociale previsto nell’ ultimo DCPM in materia.

E’ quindi obbligatoria la prenotazione.

Le aziende

Agriturismo “il Contadino Telamone”

Via Sacramora 12, Reda di  Faenza

Per la prenotazione cell  339 7242643

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Tenuta Nasano società agricola

Via Rilone 2, Riolo Terme (Ra)

Per la prenotazione  tel 0546 70715, cell  339 493 9961

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Ca’ Ridolfi

Via del Dottore 33, Gambellara- Ravenna

Per la prenotazione  cell 338 9779804 – 340 2692953

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La guazza di San Zvan

La Vigilia di San Giovanni, il 23 giugno, già dai tempi degli antichi Romani, era occasione per celebrare il solstizio d’ estate.

Nei secoli i riti collegati alle credenze e agli usi popolari, si integrano con la liturgia del Cristianesimo. La Chiesa infatti ricorda il 24 di giugno  la natività di San Giovanni Battista, che è una delle figure più importanti nei Vangeli, intrecciata con l’opera di Gesù.

guazza di san giovanni 23 giugno

E’ la notte della rugiada

Nella notte di San Giovanni, la rugiada che inumidisce i prati acquisisce miracolose facoltà rigenerative e passeggiare nell’erba bagnata renderà il fisico scattante, vigoroso ed attraente, preservandolo da reumatismi ed altre patologie.

E’ la notte della raccolta delle noci per la preparazione del nocino

Dalla tradizione si evince che nella notte tra il 23 e il 24 giugno le streghe si riuniscano per il loro sabba sotto gli alberi di noci, raccogliendo le noci acerbe per le loro pozioni e incantesimi.

Le streghe avrebbero utilizzato anche i rami dell’albero di noce per costruire le loro scope volanti.

Durante la notte più breve dell’anno, infatti, la credenza popolare vuole che la donna giudicata più abile nella preparazione del nocino, debba  raccogliere, a piedi nudi, dall’albero le noci ancora verdi e immature.

Il nocino è un liquore digestivo, e può essere un coadiuvante nella cura  dell’ intestino, in quanto con i suoi tannini aiuta a digerire le proteine, uccidendo  batteri e parassiti.

Ti può interessare: la ricette del nocino direttamente dai libri delle nostre azdore

E’ la notte delle erbe

La sera del 23 giugno si usava raccogliere e preparare una bacinella d’acqua riempita con fiori, erbe, e aromi, lasciarla tutta la notte all’aperto perché in questa notte si moltiplicavano i loro attributi magici e terapeutici. La mattina seguente (il 24 giugno), la si utilizzava per lavarsi il viso con lo scopo di purificarsi. Gli ingredienti utilizzati erano scelti tra quelli più facilmente reperibili nella zona, ma tra le più importanti spiccano l’iperico (conosciuto anche come “erba di San Giovanni”), la lavanda e il rosmarino, la salvia e la menta.

Una ricetta per voi: Le frittelle di asparagi

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