Il 23 giugno si terrà La Guazza di San Giovanni 2023 presso le aziende agricole de Il Lavoro dei Contadini e non solo.

Il Lavoro dei Contadini, dopo qualche perplessità sull’opportunità di organizzare quest’anno la manifestazione, considerato il poco tempo trascorso dalla straordinaria emergenza maltempo che ha arrecato danni in tutta la Romagna, ha pensato di promuovere comunque La Guazza di San Giovanni che si terrà il 23 giugno (seppure in formato ridotto).

guazza di san giovanni 2023

L’evento verrà proposto anche come momento di riflessione di quanto avvenuto, come stimolo per la ripartenza di un territorio “complesso” e come momento di visibilità anche del settore agricolo che rappresenta un’ importante fetta del valore aggiunto del sistema economico-produttivo della nostra Romagna. E sempre,  più che mai, nello spirito di mantenere viva la memoria delle nostre tradizioni!

L’erba scelta per questa edizione è l’Issopo, pianta erbacea spontanea e perenne. Spontanea nell’Italia del Nord, dalle foglie e dai fiori viene ricavato un olio profumato, utilizzato in erboristeria. I fiori, a spiga di un particolare colore azzurro intenso o viola, si raccolgono da fine giugno in avanti. Nell’ antichità l’essenza ricavata veniva consigliata come insetticida, ma anche come rimedio per tosse e mal di gola.

IL PROGRAMMA DELLA GUAZZA DI SAN GIOVANNI 2023

Il Lavoro dei Contadini anche quest’anno intende promuovere prodotti, cibo, ospitalità, coniugandoli con la tradizione della Romagna. Ogni impresa agricola ospiterà altre aziende agricole, artigiani, scrittori e giornalisti per parlare della tradizione e dei riti della Notte di San Giovanni, quali il rito di bagnarsi i piedi nella rugiada per allontanare i pericoli, la raccolta e il riconoscimento delle erbe di campo, la preparazione del nocino.

UN PO’ DI STORIA

L’evento si svolge la sera tra il 23 e il 24 giugno, momento nel quale il rito pagano (solstizio d’estate) si incontra e si fonde con la cultura cristiana (nascita di San Giovanni). È credenza popolare che in questa fase solstiziale dell’anno le streghe fossero solite darsi convegno in questa notte attorno ad un antichissimo albero di noce e con i frutti di questi alberi stregati, colti ancora verdi e madidi di rugiada nella notte di San Giovanni, si preparava il “nocino”, liquore ottenuto con i malli verdi delle noci. Durante la notte era anche uso passeggiare a piedi nudi nei prati bagnati dalla rugiada allo scopo di  favorire la fecondità e allontanare le malattie.

Ma alla vigilia di San Giovanni si preparano anche bacinelle d’acqua riempite con fiori ed erbe come l’iperico (Erba di San Giovanni), lavanda, artemisia, salvia, malva e altre erbe e fiori spontanee. La guazza della notte la rende magica e la mattina seguente quest’acqua si usava per lavarsi il viso e le mani in una sorta di rituale propiziatorio e di purificazione per assicurarsi amore, fortuna e salute.

Infiniti, quindi, i rituali in questa notte magica!

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