La Pesca Buco Incavato, Bus Incavé
Massa Lombarda, Presidio Slow Food Condotta di Godo e Bassa Romagna APS
IN SINTESI
Con la Pesca Buco incavato, in dialetto “bus incavé”, coltivata già nei primi anni del ’900 a Massa Lombarda, si apre il capitolo nel mondo della “frutticoltura industriale” in Romagna. Ma se a metà degli anni ’30 questa varietà era la più importante in tutta l’Emilia Romagna, a metà degli anni ’50, rappresentava già meno dell’1% della produzione. Fino a pochi anni fa, rimanevano solo poche piante di Buco Incavato conservate prevalentemente da alcuni amatori. Da qui nasce il progetto del “Buco incavato”, Presidio Slow Food dal 2020, che vede protagonisti oltre alla Condotta Slow Food Godo e Bassa Romagna il CRPV di Cesena e il Comune di Massa Lombarda, con l’obiettivo della sua diffusione nelle aziende agricole.
Oggi nel territorio del Presidio diversi frutticoltori, nel ruolo di “Custodi” hanno inserito questa varietà nei loro piani colturali. Essendo comunque un frutto delicato alla manipolazione e con un conservabilità non facile, nell’agosto del 2022, la Condotta Slow Food Godo e Bassa Romagna, Il Lavoro de Contadini e Il Lavoro dei Contadini in Romagna – Comunità Slow Food, predispongono un piccolo progetto di trasformazione della Buco Incavato in confetture, succhi e succhi concentrati, con l’obiettivo di presentarli, come è stato, a Terra Madre, ottenendo un grande interesse.
Fondamentale la collaborazione fra Il Lavoro dei Contadini e la Direttrice, Arch. Maria Concetta Cossa, dell’ISIA di Faenza, con l’obiettivo di un progetto di packaging per la presentazione e la valorizzazione dei prodotti enogastonomici tipici e dell’artigianato artistico della Romagna. Da ciò a maggio 2022 il Prof. Maurizio Fiori e i suoi studenti del 2° anno del Biennio specialistico in “Design della Comunicazione”, presentano due linee di packaging con il marchio “GustoDì” e con le relative proposte di etichette, box, ecc. Una di queste linee, quella più “tradizionale, con disegni ispirati alle tele romagnole, viene scelta e elaborata in maniera specifica per preparare le etichette e le parti descrittive da apporre ai vasetti prodotti con la Buco Incavato. Il progetto è proseguito nel 2023 e nel 2024, con la produzione di confetture di questa antica pesca.
I PENSIERI, TRADIZIONE VS INNOVAZIONE
Contraddizione tra tradizione e innovazione: “…la vera innovazione molte volte è rappresentata dal rivitalizzare una tradizione, esattamente come abbiamo fatto noi valorizzando il patrimonio immenso sui territori fatto di prodotti, savoir faire, esperienze e identità. Se una tradizione non coltiva un po’ di innovazione, è destinata a morire.” (Carlo Petrini all’VIII Congresso di Slow Food, Pollenzo, 16 e 17 luglio 2022).
Da queste parole del Fondatore di Slow Food, che rispecchiano appieno la filosofia adottata da sempre anche da Il Lavoro dei Contadini, l’idea di un progetto integrato per la valorizzazione della Pesca Buco Incavato anche attraverso la sua trasformazione
I DESTINATARI
Il progetto è destinato ad una platea allargata di persone sensibili (e da sensibilizzare…) ai temi della biodiversità e della sua salvaguardia, del rispetto dell’ambiente, di un consumo consapevole e dei valori e delle tradizioni di un territorio, la Romagna, e che sappiano riconoscere ed apprezzare le caratteristiche organolettiche del frutto fresco e trasformato, anche quale elemento di valorizzazione e promozione territoriale, nel rispetto, anche economico, dei produttori.
LE COLLABORAZIONI CON PRODUTTORI, COMUNITÀ ED ENTI
Le attuali collaborazioni sono in particolare con tre frutticoltori di Massa Lombarda, con Slow Food Condotta Godo e Bassa Romagna APS, Il Lavoro dei Contadini APS, Il Lavoro dei Contadini in Romagna – Comunità Slow Food e L’ Istituto Superiore per le Industrie Artistiche (ISIA) di Faenza.
L’ANALISI DEL CONTESTO TERRITORIALE
La coltivazione della Pesca Buco Incavato, Presidio di Slow Food Condotta Godo e Bassa Romagna, ha come principale riferimento i fertili terreni del Comune di Massa Lombarda.
UN PO’ DI STORIA
Il nome di Massa Lombarda, Comune romagnolo oggi abitato da circa 10.500 abitanti, poco più di un secolo fa riecheggiava in mezza Europa: questo Comune, collocato al confine tra le province di Ravenna, Bologna e Ferrara, era l’epicentro della frutticoltura moderna italiana e da qui si esportavano decine di frutti destinati a tante città del Vecchio Continente. Massa Lombarda si impose al mondo come realtà produttiva all’avanguardia del nuovo settore denominato “frutticoltura industriale”. Il simbolo di questa rivoluzione fu senz’altro la Buco Incavato, in dialetto romagnolo “bus incavé” , la varietà di pesco più diffusa e coltivata nei territori massesi già nella prima parte del ’900, tant’è che fu commercializzata proprio con il nome di “Pesca di Massa Lombarda”.
A metà degli anni ’30 questa varietà era la più importante in tutta l’Emilia Romagna, ma a metà degli anni ’50, rappresentava già meno dell’1% per cento della produzione regionale. La produzione di Massa Lombarda era rinomata al punto che il paese, nel 1927, venne scelto come sede della seconda Esposizione nazionale della frutticoltura. Il successo della pesca dal buco incavato trainò per almeno tre decenni l’economia della zona ma più in generale della Romagna. Da lì a poco, però, sarebbe cominciato il declino: a causarlo, l’introduzione in questi territori di nuove cultivar provenienti anche dall’America, in grado di essere conservate più a lungo e meno delicate e pertanto di essere commercializzate e trasportate con maggiore facilità. Negli anni Sessanta la produzione era scesa allo 0,2%.
Da ormai alcuni anni, a Massa Lombarda, è partito un progetto di ricerca e di riscoperta di questa varietà di pesco grazie all’impegno del Comune di Massa Lombarda congiuntamente con il CRPV (Centro Ricerche Produzioni Vegetali di Cesena) e in particolare con il Dott. Claudio Buscaroli. Due piante sono state rinvenute nel terreno di un agricoltore di Massa Lombarda e da lì è iniziato il grande e impegnativo lavoro di moltiplicazione genetica per poi distribuire ai frutticoltori le nuove piante dell’ antica varietà.
Grazie anche l’impegno della Condotta di Godo e della Bassa Romagna, che ha lavorato al progetto per il riconoscimento della Pesca Buco Incavato quale Presidio di Slow Food, oggi diversi sono i produttori di questa pesca, non solo a Massa Lombarda e si stima che possano garantire, per annata agraria, salvo imprevisti meteo, 300/350 quintali di Pesca Buco Incavato precoce e tardivo. E ciò conferma che l’attenzione su questa varietà di pesca è in continuo aumento, non solo fra i ricercatori e i produttori, ma anche da parte dei consumatori, sempre più attenti ai prodotti tipici del territorio, in un gioco di scoperta e riscoperta di antichi sapori Questo grazie anche al Comune di Massa Lombarda che da diversi anni a fine agosto organizza nella Piazza centrale la Festa del Buco Incavato.
LE CARATTERISTICHE DELLA PESCA BUCO INCAVATO
La Pesca Buco Incavato, in dialetto “bus incavé, è una cultivar estremamente vigorosa e rustica. Buco Incavato presenta frutti dall’ottimo profumo, medio – grossi (peso medio 180/200 g) di forma rotondeggiante ma non sempre regolare, con la caratteristica, lungo la linea mediana, di un profonda sutura (da cui il nome!. Colore di fondo verde/giallo con sovra colore rosso intenso per il 50-60% della superficie del frutto, tomento (buccia) molto fine, vellutata. La polpa è spicca (nocciolo non aderente), bianca, soda, di ottime caratteristiche gustative, sapore squisito, dolce-acidulo (zuccheri :12-14° Brix, Acidità: 10-11 meq/ml), con profumi e aromi intensi sconosciuti nelle varietà oggi in commercio!
Si raccoglie in Romagna tra il 10 e il 20 agosto, si consuma fresco, ma nella storia venivano preparate confetture che spesso avevano un caratteristico colore rosa. È una pesca delicata e occorre fare attenzione alla manipolazione in raccolta e alla gestione post raccolta. È resistente alle malattie.
L’ESPERIENZA NATA NEL 2022
Per valorizzare la Pesca Buco Incavato, date anche le sue specifiche caratteristiche di delicatezza alla manipolazione e alla limitata conservazione del fresco, nell’agosto del 2022 ha origine una prima esperienza che porta La Condotta di Slow Food e Il Lavoro dei Contadini alla trasformazione di 20/30 kg di Buco Incavato, per preparare confetture, succhi e succhi concentrati. Esperienza positiva grazie anche alla sinergia di diversi fattori.
Il primo in ordine cronologico: fra Il Lavoro dei Contadini e la Direttrice, Arch. Maria Concetta Cossa, dell’ISIA di Faenza, a fine del 2021, nasce una collaborazione con l’obiettivo di un progetto di packaging per la presentazione e la valorizzazione dei prodotti enogastonomici tipici e dell’ artigianato artistico della Romagna, in particolare per le aziende agricole e gli artigiani che collaborano storicamente con l’associazione. A metà maggio 2022, il Prof. Maurizio Fiori e i suoi studenti del 2° anno del Biennio specialistico in “Design della Comunicazione”, presentano due linee di packaging con il marchio “GustoDì” e con le relative proposte di etichette, box, ecc. Una di queste linee, quella più “tradizionale”, con disegni ispirati alle tele romagnole, viene scelta e elaborata in maniera specifica per preparare le etichette e le parti descrittive da apporre ai vasetti di confettura e succhi preparati con la Buco Incavato.
La seconda sinergia è riconducibile al fatto che la Condotta di Godo e Bassa Romagna ha presentato a Terra Madre a Torino, durante l’edizione di ottobre 2022 di Terra Madre, i trasformati della Buco Incavato, organizzando degustazioni guidate per i visitatori e i colleghi delle altra condotte presenti, raccogliendo grandi soddisfazioni. Analoga esperienza è stata posta in essere durante la campagna 2023, trasformando in confetture circa un centinaio di kg di pesche, destinate in parte al Comune di Massa Lombarda e poi distribuite anche a Chef ed esperti Gastronomi della Romagna (e non solo!), per raccogliere impressioni e suggerimenti.
GLI OBIETTIVI
Confermando gli obiettivi superiori della salvaguardia della biodiversità, del rispetto dei produttori e dell’ambiente, di un consumo consapevole e dei valori e delle tradizioni di un territorio, in virtù di questa prime piccole ma positive e gratificanti esperienze, verificato con i frutticoltori di Massa Lombarda, che anche per il 2024 hanno a disposizione alcuni quintali di pesche, con questo progetto si è inteso procedere per proporre anche nell’agosto 2024 la trasformazione di 100/120 chilogrammi di Buco Incavato per produrre confetture.
Trasformati che potranno essere presentati e valorizzati durante gli innumerevoli eventi di promozione dei prodotti tipici del territorio in occasione degli eventi promossi dalla rete Slow Food e da Il lavoro dei Contadini, coinvolgendo ad esempio chef del territorio per la preparazione di piatti dedicati, giornalisti e scrittori del settore, organizzando degustazioni guidate, pensando ai prodotti trasformati anche come piccoli “regali” da consegnare in occasione di eventi a ricordo e a promozione del territorio.
CURRICULUM
Slow Food, Condotta Godo e Bassa Romagna APS
Il Comune di riferimento della Condotta è Bagnacavallo e la Bassa Romagna, comprendendo i comuni di Russi, Massa Lombarda, Sant’Agata sul Santerno, Lugo, Fusignano, Cotignola, Conselice, Bagnara, Alfonsine per un totale di circa 116.000 abitanti. L’agricoltura riveste un ruolo fondamentale, sono molte infatti le aziende agricole presenti sul territorio; interessante il comparto enologico con il vitigno autoctono Burson.
Il Lavoro dei Contadini in Romagna – Comunità Slow Food
Il Lavoro dei Contadini APS è un’associazione che nasce dalla volontà “spontanea e autonoma” di gruppo di persone che si incontrano nel 2000 in occasione della partecipazione ad un corso di formazione sul Marketing Territoriale, con oggi 14 soci, che hanno un obiettivo comune: promuovere il territorio, valorizzando i prodotti enogastronomici tipici, la “cucina di casa”, cercando di recuperare e trasmettere tradizione, arte, cultura contadina e i valori “antichi” del mondo rurale, l’amore per la Romagna, attraverso iniziative che, in base alle occasioni e agli eventi, coinvolge aziende agricole e agriturismi, artigiani, artisti, giornalisti, scrittori, comunità e associazioni, istituzioni e organismi pubblici e privati. “Il lavoro dei contadini” è il nome che Paul Scheuermeier aveva dato come titolo a due volumi nati da un lungo viaggio nelle campagne Italiane dopo la prima guerra Mondiale. Nel gennaio 2020, “Il Lavoro dei Contadini in Romagna” viene riconosciuto da Slow Food quale nuova comunità. I costitutori sono non sono solo i Soci de “Il Lavoro dei Contadini”, ma anche altre persone che credono che i prodotti tipici e le eccellenze enogastronomiche in particolare della Romagna, la cultura, i valori, le tradizioni del mondo contadini e dell’artigianato ad esso legato, ma anche l’ambiente e i consumi consapevoli, siano un bene di tutti e per tutti.
ISIA Faenza – Design & Comunicazione
L’ISIA di Faenza è un’Istituzione Universitaria per il Design e fa parte del sistema per l’Alta Formazione Artistica del Ministero dell’Università e della Ricerca; nasce a Faenza nel 1980 e rilascia diplomi di laurea triennali, di specialistica in “Design del Prodotto” ed in “Design della Comunicazione”. Direttrice l’Architetto Maria Concetta Cossa.
Il progetto “Gustodì”
Il progetto “Gustodì” nasce come brand per l’Associazione “Il Lavoro dei Contadini” allo scopo di promuovere le produzioni agroalimentari e artigianali del vasto territorio romagnolo. L’incontro fra l’ISIA di Faenza e l’Associazione prende origine dall’idea di avviare una collaborazione che ha dato corpo ad una prima esperienza dedicata alla comunicazione della grande tradizione contadina. Ne è nata una felice esperienza che ha messo a frutto ricerca e innovazione maturate durante la didattica del corso di “Comunicazione del Prodotto” condotto dal prof. Maurizio Fiori e sviluppate dagli studenti del 2° anno del Biennio specialistico in “Design della Comunicazione”. Nasce coì l’idea di un nuovo brand “Gustodì” per la quale gli studenti realizzano diverse proposte di etichette e di packaging, fra le quali quelle già utilizzate nelle prove di trasformazione di confetture, succhi e succhi concentrati a partire dall’agosto 2022.