Asparagina, Strigolo, Rosolaccio
Asparagina

Un po’ di storia

Asparagus Officinalis – Famiglia Asparagaceae. L’Asparagina è nota anche come asparago selvatico o, in dialetto, come sparaze  e sparazena. Il nome asparago deriva dal greco a-speìro, ovvero è una pianta che non ha bisogno di semina, in quanto si riproduce spontaneamente.

Il suo utilizzo in cucina

I germogli dell’asparagina, chiamati turioni, hanno un caratteristico sapore pungente e vengono proposti tipicamente in frittata e risotto oppure semplicemente cotti al vapore o lessati, per essere gustati con olio, sale e limone.

 

In quale stagione la possiamo gustare?

In primavera.

Il consiglio dell’azdora

La Zuppa di Asparagina

Ingredienti: una piccola cipolla, olio extra vergine di oliva, punte di asparagina, maltagliati, parmigiano reggiano, sale e pepe

Preparazione: soffriggere la cipolla in poco olio, unire le punte sminuzzate di asparagina e aggiungere poco brodo vegetale, sale e pepe. A parte in altro brodo cuocere i maltagliati (pasta all’uovo fresca di forma irregolare). A metà cottura della pasta unire il soffritto di asparagina. Alla fine servire con abbondante spolverata di Parmigiano Reggiano.

Tratto da: Cucina di Romagna di Graziano Pozzetto

Curiosità e salute

La storia dell’asparagina è strettamente legata a quella della Pineta di Ravenna in quanto regolarmente consumata dai pinaroli che vivevano ai margini della pineta e che da essa traevano la maggior parte del proprio cibo. L’asparagina possiede particolari proprietà diuretiche ed è ricca di acido folico, vitamine del gruppo B, magnesio, potassio, fosforo e rutina, molecola utile per rinforzare le pareti dei capillari.

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